Cher è stata chiamata in causa per 5 milioni di dollari dal graphic designer Moshik Naved per il font dell'album 'Closer To The Truth' - 2013.
Per l'ultilizzo del font (Paris Logo, questo il suo nome) creato dal designer israeiliano a quanto pare non è stato chiesto ne concesso alcun permesso di riproduzione.
Moshik ha riferito a Tmz di aver provato a contattare Cher stessa, la sua casa discografica (Warner Bros) o il designer che ha utilizzato il suo font per l'album per poter avere chiarimenti e collaborare ma dice di non aver ricevuto alcuna risposta.
Cher dopo essere venuta a conoscenza della querela tramite i social, ha espresso su Twitter di non aver mai sentito parlare di questo uomo, di non essere stata mai contattata e che lei non c'entra in quanto non ha ne scelto ne disegnato lei il font per il suo nome e il titolo dell'album.
Cher si è anche chiesta come sia possibile, che il designer Naved non abbia fatto mai niente prima, del perchè abbia dovuto aspettare ben 3 anni dall'uscita mondiale del disco.
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